giovedì 3 novembre 2016

DIECI DOMANDE SUL NAPOLI ATTUALE

Di seguito dieci affermazioni che sono un campione delle tante frasi ascoltate per strada dai tifosi, o per radio da alcuni commentatori e/o addetti ai lavori, o lette nei vari blog e siti dedicati al Napoli.

Chi vuole può commentare e aggiungere VERO, FALSO, oppure PARZIALMENTE VERO al commento.



1. De Laurentiis ha fatto male a rilasciare pubbliche dichiarazioni contenenti critiche "contro" Sarri 



2. De Laurentiis non ha mai cercato gli attaccanti di cui parlava. Ha mentito per mettere in difficoltà Sarri 



3. Maurizio Sarri fa bene ad aspettare prima di inserire i nuovi acquisti 









4. Manolo Gabbiadini non è da Napoli, non è adatto al gioco di Sarri e sarebbe meglio venderlo 


5. E' meglio che per un po' Insigne non giochi





6. Il Napoli prende troppi gol (e che gol) solo per la mancanza di Albiol 




7. Il Napoli ha difficoltà a fare gol solo per l'assenza di un vero attaccante centrale di ruolo



8. Il Napoli deve il suo momento negativo alla sfortuna, mentre la Juventus è molto fortunata


9. Le squadre avversarie si scansano contro la Juventus, mentre contro il Napoli fanno la partita della vita 




10. Il Napoli rischia seriamente di non qualificarsi agli ottavi di Champions League

giovedì 23 giugno 2016

TABELLONI SBILANCIATI E FORMULE ALTERNATIVE

IL TABELLONE SBILANCIATO

La prima fase degli Europei di calcio 2016 si è chiusa con un grande protagonista: il tabellone.
Normalmente il tabellone è un anonimo comprimario, soprattutto negli sport in cui è inviolabile tipo il tennis. Proprio in questo sport il tabellone è accettato senza alcuna discussione.

Tanto che se a Wimbledon 2016 si presentassero ad esempio Bjorn Borg e Pete Sampras, nonostante i 12 tornei vinti in due in passato, godrebbero si di una “Wild Card”, ma non sarebbero sicuramente tra le teste di serie.

Ciò per spiegare che in un torneo sportivo non deve contare solo ciò che è si è fatto nel passato, anche se questo passato è scritto nei libri di storia, ma l’effettivo livello di chi partecipa al momento della composizione del tabellone.
Ecco perché anche nel calcio è stato introdotto il concetto di testa di serie basato non più sulla storia passata, ma sul famigerato ranking, che meritocraticamente compone la graduatoria in funzione dei risultati recenti, evitando che le squadre migliori si affrontino tra loro all’inizio.

Il ranking non è mai stato ben digerito dal calcio italiano, in generale non si accetta fino in fondo che, nonostante la sua storia, fatta di quattro titoli Mondiali ed uno Europeo, la nostra nazionale si debba mettere in fila con le altre conteggiando solo i risultati più recenti.

Questo è ciò che avviene in tutti gli sport, per esempio nel ranking mondiale della pallavolo maschile nazionali come Serbia, Cuba e Giappone occupano posti oltre il decimo nonostante che in passato siano stati movimenti pallavolistici di riferimento e con una storia fatta anche di vittorie importanti.

Di contro c’è da dire che quando la nazionale italiana di calcio ha ottenuto risultati di rilievo, il ranking ha premiato il trend positivo con posizioni di vertice, quindi il ranking non è altro che il prodotto reale della meritocrazia dei risultati.

Infatti, tra il 1993 ed il 1995 l’Italia di Arrigo Sacchi ha navigato tra il 2° e il 4° posto, poi ha perso posizioni, tranne poi recuperarne tantissime nel 2000, chiuso al 4° posto. Ma non successe perché ci chiamavamo Italia e avevamo una storia, bensì per il 2° posto agli europei. Idem tra 2000 e 2006, anni in cui la classifica ci vide in retroguardia fino al titolo mondiale, che inaugurò una serie di annate nelle quali non scendemmo mai oltre il 4° posto.
Poi il declino del 2010 non fu causato da quei cattivoni della FIFA, ma dal disastroso mondiale sudafricano, anticipato tra l’altro da una serie di risultati negativi che iniziarono nella Confederations Cup del 2009.
La ripresa del 2012 arrivò naturalmente grazie alla finale europea, ma il 4° posto al mondo non fu poi mantenuto a lungo per colpa dei risultati ottenuti sul campo negli anni successivi.


La sesta posizione tra le partecipanti al campionato europeo, al momento del sorteggio di Parigi del 12 dicembre 2015, non fu opera di complottisti che tramavano alle spalle di noi poveri italiani, ma dei risultati di una nazionale che tra il 2009 e il 2015 è stata capace di perdere contro Costarica, USA, Slovacchia, Egitto, e pareggiare con Lussemburgo, Armenia e Nuova Zelanda in partite ufficiali o amichevoli.


Si è trattato di tutte prime volte per queste nazionali, che mai fino a quel momento avevano fatto risultato contro l’Italia, prime volte tutte concentrate in questi ultimi anni. 

Questi erano i fatti al momento del sorteggio, e lo stesso discorso è valso per tutte le nazionali partecipanti a Euro 2016 prima che i nomi fossero immessi nelle urne. 

Al momento della definizione dei gironi, tutte le nazionali hanno però dovuto scalare di una posizione (non solo l’Italia) per consentire al paese ospitante, la Francia, di essere tra le teste di serie. Tradizione di cortesia  sempre esistita in ogni manifestazione calcistica internazionale.
A tale scopo ricordo il ranking UEFA al momento del sorteggio (fonte UEFA del 14-10-2015)


Naturalmente l’assenza ad Euro 2016 di alcune nazionali, in primis l’Olanda, ha consentito ad altre partecipanti di scalare il tabellone verso l'alto.

Le squadre sono state poi sistemate nelle urne nell’ordine di classifica e sorteggiate come mostrato in basso (fonte: Wikipedia). Tra parentesi il ranking UEFA.


Le terze meglio classificate (quattro) erano destinate prima del sorteggio ad incontrare le vincenti dei gruppi da A a D già prima dell’abbinamento gruppi/squadre. Poi (a parte il gruppo A nel quale era stata inserita la Francia come paese organizzatore) solo il caso ha voluto che ai gruppi da B a D fossero associate proprio le tre squadre con il ranking migliore. E il caso è stato davvero democratico in quest’occasione...

A questo punto è doverosa una simulazione. Perché senza di essa non sarebbe possibile esprimere una valutazione sul tabellone dagli ottavi in poi.
Se i risultati dei gironi avessero rispettato perfettamente il valore in termini di ranking delle squadre al momento del sorteggio, il tabellone si sarebbe presentato nella seguente maniera:


Naturalmente le quattro migliori terze sarebbero state le 4 squadre con il ranking migliore in fascia tre. La sequenza delle terze ed i relativi accoppiamenti con le prime classificate è quindi legato alla sequenza ACDE.

Discorso del tutto teorico, perché ciò che conta è poi la meritocrazia, ovvero i risultati sul campo.
I risultati hanno fatto la differenza, perché chi ha preparato la disposizione delle squadre lo ha fatto seguendo un criterio e non poteva immaginare in quel momento uno stravolgimento totale di posizioni in ben 4 gruppi su 6.

Per pura curiosità rivediamo in basso il tabellone reale (fonte Wikipedia)


Lamentarsi ed avanzare sospetti diventa puro chiacchiericcio. In questi giorni troppe volte ho risentito la frase di Giulio Andreotti “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, tanto da far percepire il tabellone quasi come una macchinazione.

FORMULE ALTERNATIVE

E’ però lampante che anche un tabellone che avesse rispettato perfettamente la posizione in classifica delle 16 squadre non avrebbe reso abbastanza giustizia a chi meglio si è comportato nei gruppi di qualificazione.
Perché la debolezza della formula di Mondiali ed Europei di calcio risiede proprio nell’azzeramento di tutti i risultati precedenti. Le prime nei gironi non hanno alcun vantaggio, tanto da stuzzicare spesso calcoli poco etici di convenienza nell’ultima partita.
L’esempio di altri sport ci potrebbe venire in soccorso, anche se un torneo di calcio è molto più faticoso di uno di basket o volley, e quindi il numero di partite deve essere giocoforza limitato. Quindi nel calcio è molto difficile raggruppare le squadre in nuovi gironi di semifinale in cui si conservano parzialmente i risultati ottenuti nella prima fase.

STILE MONDIALI DI PALLANUOTO

La pallanuoto ci da però un primo aiuto: nei tornei mondiali la prima in classifica di ogni girone passa direttamente ai quarti, mentre le seconde e le terze si sfidano in un playoff incrociato per accedere a loro volta ai quarti.

Nel caso degli Europei di calcio a 24 squadre si potrebbe procedere come segue: 
  • In ogni girone si qualificano le prime due 
  • Le sei squadre classificatesi al primo posto in ogni girone si metterebbero a confronto. 
  • Le quattro migliori prime salterebbero gli ottavi di finale, mentre le restanti due insieme alle sei seconde comporrebbero il tabellone del play-off/ottavi di finale, lasciando alle due prime classificate il vantaggio di giocare contro le due peggiori seconde. 
  • Le quattro vincenti sfiderebbero poi le 4 prime qualificatesi direttamente, costruendo poi un tabellone dai quarti di finale in poi basato sui risultati ottenuti nella prima fase.
I vantaggi sarebbero l’assenza di ripescaggi, la maggiore meritocrazia nella composizione del tabellone, visto che le squadre lotterebbero maggiormente per ottenere il primo posto nel girone con il maggior numero di punti possibile, dato che la differenza può valere un turno in meno da giocare.
Il grande svantaggio sarebbe il minor numero di partite (quattro), fattore verso il quale c’è una grandissima sensibilità di organizzatori e televisioni.

STILE PLAY-OFF CAMPIONATO ITALIANO DI SERIE B

In tutte le manifestazioni (mondiali ed europei) un minimo di meritocrazia potrebbe però essere applicata anche nel modo seguente, molto più diretto e fattibile del precedente.
Ispirandosi al regolamento dei playoff della Serie B italiana, si potrebbe abolire la discriminante dei rigori alla fine dei supplementari, almeno negli ottavi di finale. Ovvero, se alla fine dei tempi supplementari dovesse persistere il pareggio, la squadra meglio classificata nella prima fase passerebbe al turno successivo.
Mentre negli scontri prime vs. terze, e prime vs. seconde la differenza di classifica è palese, nelle due sfide tra seconde (due in totale) varrebbero numero di punti e differenza reti come parametri per stabilire la squadra meglio classificata.
I vantaggi sarebbero una maggiore importanza alla fase eliminatoria, che durante la fase a gironi eviterebbe alle squadre già qualificate di snobbare la terza partita che potrebbe valere il primo posto nel girone, poi negli ottavi di finale ad eliminazione diretta le squadre peggio classificate non avrebbero più nessun interesse a tirare avanti difendendosi solo per arrivare ai rigori.
Lo svantaggio sarebbe invece quello di annullare (solo negli ottavi però) lo spettacolo nello spettacolo dei calci di rigore, fase della partita ad alto tasso di emotività, e che siamo ormai abituati a vedere.


Tutto ciò che può migliorare lo spettacolo non deve mai penalizzare la meritocrazia. E purtroppo le grandi manifestazioni calcistiche hanno spesso permesso a squadre che hanno giocato malissimo la prima fase di arrivare molto avanti nel torneo.

I casi dei mondiali del 1986 (il Belgio, migliore squadra tra le terze classificate, arrivò in semifinale), 1990 (l'Argentina, migliore terza, giunse poi in finale, vincendo tra l’altro due gare ai rigori), e 1994 (l'Italia, peggiore tra le terze ripescate, fu poi finalista) non devono essere dimenticati e restare come esempio di una formula non abbastanza equa. 

Qualcuno controbatterà che questo è il bello del calcio.
Ma io non ne più sono così sicuro…

domenica 19 giugno 2016

PENSIERINI EUROPEI. ANALISI DOPO 2 GIORNATE DI EURO 2016.

LA SITUAZIONE ATTUALE
Arrivati alla seconda giornata dei gironi eliminatori è doveroso analizzare i risultati e creare una simulazione che però lascia il tempo che trova, perché sicuramente la terza giornata scompiglierà tutte le classifiche.
Inizierò da un tabellone teorico, partendo dalla parte alta fino alla parte bassa.
Se le classifiche dei gironi fossero congelate a stasera, avremmo i seguenti scontri diretti negli ottavi di finale:


Svizzera-Polonia
Spagna-Portogallo
Inghilterra-Repubblica Ceca
Ungheria-Belgio
Germania-Slovacchia
Italia-Croazia
Francia-Irlanda del Nord
Galles-Islanda


Ho seguito i criteri della UEFA per stabilire, in caso di parità, chi fosse secondo e chi terzo, e nel caso delle migliori terze, è servito tra Repubblica Ceca e Romania il calcolo delle ammonizioni ricevute.
Rispetto al medesimo tabellone che veniva fuori dopo la prima giornata, si tratta di un quadro un po' più equilibrato riguardo le favorite.
Infatti se il tabellone rimanesse così, e le favorite proseguissero il loro cammino nel torneo, avremmo in semifinale una tra Spagna e Portogallo, una tra Inghilterra e Belgio, una tra Germania e Italia, e quasi sicuramente la Francia
Però, come ho scritto in alto, è un calcolo assolutamente aleatorio, perché probabilmente ci potrebbe essere qualche sorpresa, ma soprattutto le squadre più forti incominceranno ad entrare in forma, cambiando completamente il quadro mostrato in alto.
È solo un gioco di pura curiosità.

LE FAVORITE
Il torneo è lungo, è l'europeo più lungo finora giocato, e per questo era chiaro che dopo la prima giornata qualsiasi giudizio era estremamente affrettato.
Le 3 squadre qualificate matematicamente avranno più tempo per preparare già da ora gli ottavi di finale, e questo è un vantaggio non indifferente.
Anche se il risvolto della medaglia ci dice che le squadre che restano in tiro anche nella terza giornata, e che sono più o meno certe della qualificazione tipo Inghilterra e Germania, avranno modo di rodarsi meglio ancora in combattimento.

L'unica nota di merito da dare a questo sistema, peraltro esageratamente lungo perché elimina solo 8 squadre, è quello di avere una terza giornata ancora decisiva per tutti i gironi.
Nessuna squadra ha finora fatto vedere cose straordinarie in entrambe le partite. Sicuramente le prestazioni nella seconda giornata di Spagna e Belgio sono una spanna sopra quelle delle altre squadre. La stessa Italia ha vinto le sue due partite, però nella seconda partita ha mostrato dei limiti che potrebbero essere 
decisivi in partite più dure. Ma il tema Italia lo tratterò per ultimo

LE PARTITE A ELIMINAZIONE DIRETTA
Le partite a eliminazione diretta mostreranno probabilmente uno spettacolo ancora peggiore di quello dei gironi. Il sistema che qualifica le 4 migliori terze in un campionato europeo, tra l'altro con squadre di livello più basso rispetto ad un campionato del mondo, sicuramente farà sì che le squadre più deboli, vista la forbice esagerata nei confronti delle squadre più forti, non faranno altro che chiudersi e impedire alle migliori di giocare. Il calcio è anche questo, nulla di scandaloso, ma non ci aspettiamo spettacoli.
L'unico riferimento ad una formula simile è nei Mondiali che vanno dal 1986 al 2002.E nel Mondiale comunque le terze classificate spesso erano squadre dai nomi altisonanti o comunque squadre più forti delle terze che si qualificheranno in questi Europei.
Comunque nel 1986 dagli ottavi di finale in poi due partite finirono ai supplementari e tre ai rigori. Ma a Italia 90 le partite ai supplementari furono ben quattro e altrettante finirono ai rigori.
Dopo USA 94, in cui vi furono due partite ai supplementari e due ai rigori, si passò al Golden Gol, perché nelle varie manifestazioni mondiali ed europei troppe partite finivano ai calci di rigore. Quindi anche se la differenza tra le squadre è notevole, per le squadre più deboli spesso non c'è altra scelta che chiudersi a riccio e sperare nei calci di rigore.
GLI DEI DEL CALCIO
Gli dei del caso non esistono, ma questo è un modo affascinante di dire che a volte le partite di calcio offrono nemesi anche a distanza di anni.
A volte succede che la troppa fortuna venga pagata più in avanti negli anni, e viceversa capita con la sfortuna.

Questa sorta di scaramanzia, tradizione, o se volete legge dei grandi numeri, offre un campionario di esempi vastissimo.
Le innumerevoli sconfitte dell'Inghilterra ai calci di rigore sono state spesso collegate al furto della finale mondiale del 1966, con il gol di Hurst convalidato ma mai entrato in porta.

Se pensiamo invece all'Italia, ci sono stati ad esempio momenti estremamente fortunati pagati successivamente con episodi molto negativi.

Mi riferisco ad esempio ai Mondiali 94, nei quali, qualificati tra le migliori terze e con poco merito, fino all'ultimo minuto di recupero degli ottavi di finale contro la Nigeria eravamo pronti per salire sull'aereo per l'Italia e poi arrivammo in finale. 
Il caso ci punì però proprio in finale con i calci di rigore sbagliati dai nostri calciatori più rappresentativi.

Poi lo sgarbo fatto da Sacchi agli dei del pallone nella seconda partita degli Europei 1996, quando il CT cambiò mezza squadra nella seconda partita del girone eliminatorio per dimostrare che ciò che contava era il suo gioco e non gli interpreti, mostrò tanta presunzione che il grande stellone che aveva accompagnato il vate di Fusignano fino a quel momento lo abbandonò per sempre.

Poi ancora negli Europei del 2000, la fortuna sfacciata in semifinale contro l'Olanda fu pagata amaramente nella finale contro la Francia.

Però gli ultimi due mondiali vinti dall'Italia furono anche un bel risarcimento per due manifestazioni perse male in precedenza.
I Mondiali, che nel 1978 avremmo meritato di vincere, arrivarono invece 4 anni dopo, così come la sfortuna nella finale del 2000, rappresentata dal Golden Gol di Trezeguet, fu ampiamente ripagata dalla traversa dello stesso Trezeguet che ci diede il titolo mondiale nel 2006.
Quindi occhi aperti che il caso spesso ci mette lo zampino e i crediti prima o poi vengono riscossi. E prima o poi l'Inghilterra dovrà far pace con gli dei del calcio...

L'ITALIA
Prima di tutto onore al merito di una Nazionale che appena per la quarta volta nella storia ha vinto le prime due partite del girone di qualificazione di un mondiale o un europeo. C'erano riuscite soltanto le nazionali di Bearzot (1978), Vicini (1990) e Zoff (2000). Che poi finirono i rispettivi gironi a punteggio pieno.

Però al posto del nostro allenatore eviterei di gonfiare troppo il petto visto che ci sono ancora altre partite da giocare e soprattutto perché il contratto profumatamente pagato per lui prevedeva che almeno il primo turno degli Europei venisse superato... altrimenti perché spendere tanti soldi? Mica si prende Conte per farsi eliminare al primo turno?

La domanda è se l'Italia contro il Belgio abbia già mostrato completamente il suo massimo potenziale. Perché l'Italia è anche quella vista contro la Svezia, e non può essere solo il gol di Eder all'ultimo minuto a cambiare radicalmente il giudizio su un gioco farraginoso è poco incisivo. 
Non vorrei che le scelte di Conte, relativamente ad una squadra esclusivamente operaia, siano dettate dal suo ego, visto che ora tutti danno i meriti solo a lui. Il calcio italiano non è solo fatto di portatori d'acqua ma anche dei pochissimi giocatori di qualità presenti in rosa. E credo che Conte ogni tanto ne avrebbe bisogno.
Però ho paura che l'ego smisurato del nostro commissario tecnico lo porti ad oscurare chi potrebbe rubargli parte dei meriti nelle conquiste di questo campionato.
So che si tratta di un cattivo pensiero, ma solo Conte ci potrà smentire.

Roberto Liberale